"Una città dagli spazi completamente ridisegnati e dalle forme che dall’eterogeneità dei singoli edifici rendeva l’impressione finale di un unicum che centrava l’obiettivo: l’armonia delle forme e degli spazi."
Panorama - 2022
"Tresigallo è una città metafisica. Non c’è altro modo per definirla."
Stefano Accorsi - Attore
"Parliamo di una città che è stata ribattezzata città metafisica e questo appellativo calza a pennello su questo mondo sospeso senza spazio nè tempo, ritenuta a giusta ragione capitale dell'architettura razionalista italiana"
Carmine Gazzani - Linea Verde Life - Rai1
"Tresigallo è una specie di strappo ben visibile nella trama della storia secolare e lentissima del nostro ambiente, agricolo e secolare"
Arch. Pier Giorgio Massaretti
"... i ferraresi ti mandano a Tresigallo, che è una nuova città,
un'utopia, un'idea di una città reale, che nasce - come Sabbioneta nel Rinascimento - nel deserto della campagna,
in luoghi paludosi, che sono stati bonificati come le paludi Pontine"Vittorio Sgarbi
"Tresigallo è un gioiello architettonico"
CE.S.A.R. (Centro Studi Architettura Razionalista) - 2009
"Tresigallo è un'icona d'arte razionalista, un'autentica perla del '900"
Il Resto del Carlino - 2009
"Tresigallo è un gioiello d'architettura.
Ci vengono da tutte le parti del mondo per studiarlo"Antonio Pennacchi - Canale Mussolini - 2009
"Piazza della Repubblica è un magnifico esempio di architettura razionalista, con un lungo porticato a forma di D, ricco di bassorilievi ed un'originale fontana ornamentale"
Sito Unesco Adriatico - 2009
"Tresigallo è un il tentativo riuscito di costruire una realtà architettonica assolutamente innovativa"
Ferrara Terre e Fiumi - 2009
I MIGLIORI LUOGHI DA VISITARE NEL BASSO FERRARESE
Cosa visitare attorno
Immersa nel verde della pianura ferrarese, Tresigallo si trova in un territorio ricco di meraviglie artistiche e naturali: Ferrara città del Rinascimento e il suo Delta del Po, siti Patrimonio dell’Umanità UNESCO, sono raggiungibili in appena mezz’ora.
Tra le mete imperdibili per continuare a scoprire il fascino del paesaggio estense consigliamo:
Palazzo Pio
2 KM IN DIREZIONE EST
1 minuto in auto
Palazzo Pio è una delle 8 Delizie Estensi, emblema del dominio della Casata sul territorio durante il Rinascimento, era utilizzato come centro padronale o residenza di caccia.
Eretto tra il 1517 e il 1531 su commissione di Alessandro Faruffini, Capitano delle milizie del duca Alfonso I d'Este, passò poi alla proprietà dei Principi Pio di Savoia.
Acquisito negli anni Novanta dal Comune, venne in seguito completamente restaurato. Aperto in occasione di eventi speciali, è visitabile solo su prenotazione.
Gherardi - Il Villaggio del Cinema
6 KM IN DIREZIONE NORD-EST
8 min in auto
Gherardi - Il Villaggio del Cinema è un luogo fermo nel tempo perso nella campagna ferrarese i cui muri sono dedicati a grandi capolavori del cinema e agli artisti ferraresi che ci hanno lavorato.
Passeggiare per le vie di Gherardi significa tuffarsi nel grande cinema d’autore in compagnia di piccoli e grandi murales che sapranno conquistare il visitatore grazie ad un connubio di arte, storia e cinematografia.
Oasi Garzaia di Codigoro
18 KM IN DIREZIONE EST
16 minuti in auto
L'oasi Garzaia detta “Città degli Aironi” è un’ area di circa 8 ettari esempio di “Naturalizzazione” dell’area dell’ex Zuccherificio Eridania, il primo costruito in Italia, che è tuttora un interessante esempio di Archeologia Industriale. Tra i suoi arbusti, lungo i margini dei canali e dei bacini allagati, nidificano molte specie di Ardeidi. L’oasi dispone di un centro visite e di un’aula didattica dove vengono organizzate attività di educazione ambientale.
Tra i suoi arbusti, lungo i margini dei canali e dei bacini allagati, nidificano molte specie di Ardeidi. L’oasi dispone di un centro visite e di un’aula didattica dove vengono organizzate attività di educazione ambientale.
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Vallette di Ostellato
18 KM IN DIREZIONE SUD-EST
20 min in auto
Le quattro anse vallive costituiscono un biotopo di zona umida di acqua dolce peculiare ed unico nel territorio, soprattutto per la quantità e varietà di animali che lo popolano.
Nelle Vallette sono presenti ben 150 specie di uccelli acquatici, nidificanti e di passo. Si possono vedere tutti i tipi di aironi (bianco maggiore, cenerino e rosso ), numerosi trampolieri, tra cui il Cavaliere d'Italia, rapaci, quali il falco di palude, la poiana.
La vegetazione è quella tipica delle zone umide di acqua dolce, caratterizzata nelle aree permanentemente allagate da canneti, ninfee bianche e gialle, giunco fiorito. Sugli argini si trovano il salice bianco, il castagno d'acqua e il sambuco.
L'Oasi è ben attrezzata per varie attività quali il birdwatching. le passeggiate a piedi, in bicicletta e a cavallo, la pesca sportiva. All'ingresso si trova inoltre un osservatorio astronomico.
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Ferrara
24 KM IN DIREZIONE OVEST
27 min in auto
Ferrara è una splendida città d’arte da assaporare passeggiando per le sue strade, scoprendo in ogni angolo il suo carattere di magnifica capitale del Rinascimento e cogliendo da questo glorioso passato le ragioni del suo presente.
Gli Estensi la governarono per tre secoli e le diedero l’aspetto che ancora oggi conserva: un’urbanistica unica che armoniosamente fonde Medioevo e Rinascimento e ne fa la prima città moderna d’Europa. Proprio per questa sua caratteristica, è stata riconosciuta dall’Unesco Patrimonio Mondiale dall’Umanità.
E’ una città silenziosa, a misura d’uomo, da percorrere a piedi o in bicicletta, rivivendo ad ogni passo magiche atmosfere del passato.
QUANDO ANDARCI E COSA VEDERE
I periodi migliori per visitare la città estense sono la primavera e l’autunno. Maggio in particolare è un mese di festeggiamenti, legati al celebre Palio di San Giorgio, in marzo e settembre mostre prestigiose attirano numerosissimi visitatori a Palazzo Diamanti, gioiello del Rinascimento ferrarese, mentre nell’ultima settimana di agosto musicisti di strada da tutto il mondo si riuniscono al Ferrara Buskers Festival riempiendo di note le sere di fine estate.
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Abbazia di Pomposa
26 KM IN DIREZIONE SUD-EST
28 min in auto
L'origine dell'Abbazia risale ai secoli VI-VII, quando sorse un insediamento benedettino su quella che era l'Insula Pomposia, un'isola boscosa circondata da due rami del fiume e protetta dal mare.
Dopo il Mille cominciò la stagione di maggior splendore e divenne centro monastico fiorente votato ad una vita di preghiera e lavoro, la cui fortuna si legò alla figura dell'abate San Guido.
Il monastero pomposiano accolse illustri personaggi del tempo, tra i quali è da ricordare Guido d'Arezzo, il monaco inventore della scrittura musicale basata sul sistema delle sette note.
Chi ama l'arte antica non deve perdere l'occasione di ammirare nella basilica di Santa Maria uno dei cicli di affreschi più preziosi di tutta la provincia di ispirazione giottesca e il bellissimo pavimento a mosaico con intarsi di preziosi marmi collocati tra il VI e XII secolo.
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Museo Delta Antico
30KM IN DIREZIONE SUD-EST
30 min in auto
Nel vecchio Ospedale degli Infermi ha sede il nuovo museo archeologico, dove è conservato anche il prezioso carico della nave romana rinvenuta nel 1981 in località Valle Ponti a pochi chilometri da Comacchio. Il Museo trova spazio nell'imponente architettura neoclassica del Settecentesco Ospedale degli Infermi (1771/1784), realizzata da Antonio Foschini e Gaetano Genta. Esso costituisce uno degli edifici più significativi e monumentali del suggestivo centro storico di Comacchio.
Vi è esposto un ricco patrimonio di beni archeologici provenienti dal territorio, dalle prime testimonianze di epoca protostorica sino al medioevo.
Attraverso l’esposizione di quasi duemila reperti e grazie a suggestive ricostruzioni, agili apparati di guida e con momenti di interazione e coinvolgimento del pubblico, il museo narra la storia dell'antica foce del Po che, con i numerosi canali navigabili e le vie di terra, è stata nei secoli un importante snodo di commerci e di civiltà che collegava il mondo Mediterraneo e l'Europa continentale.
Di particolare rilievo le sezioni dedicate alla città etrusca di Spina, con gli oggetti provenienti dall'abitato e i ricchi corredi delle tombe, al mondo romano, alla nascita di Comacchio nell'alto medioevo come emporio commerciale e sede vescovile. Nel museo è stato trasferito, con un nuovo suggestivo allestimento, il prezioso carico della nave romana di Comacchio, un'autentica Pompei del mare che è uno spaccato del mondo globalizzato dell'impero romano.
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Comacchio
30KM IN DIREZIONE SUD-EST
30 min in auto
La località è posta a 3 chilometri dal mare, sulla costa nord dell’Emilia-Romagna, nel Delta del Po, a 50 km da Ferrara, 35 km da Ravenna, 110 km da Venezia.
PERCHÈ VISITARLA
Comacchio, “la “piccola Venezia”, è una città lagunare che incanta: è garbata e genuina, dotata di una vitalità che trova linfa nel rispetto della propria storia e dell’ambiente che la circonda.
Un nitore diffuso ricorda la vicinanza con il mare, la cui luce inonda gli spazi urbani, potenziata dalle superfici quiete dei canali. Scrigno di particolari bellezze naturalistiche e testimonianze storiche, Comacchio, oggi considerata la capitale del Parco del Delta del Po, è un piccolo centro che nasce e vive tra terra e acqua.
I suoi sette Lidi sono meta ideale per una vacanza da trascorrere con la famiglia o con gli amici, o anche per un week end di relax, per riposarsi al sole o per festeggiare nella divertente notte dei Lidi.
QUANDO ANDARCI E COSA VEDERE
Il periodo migliore per visitare Comacchio va da aprile a metà ottobre. In particolare, per chi ama i sapori marinari, i primi due weekend di ottobre sono dedicati alla sagra dell’anguilla con degustazioni e spettacoli di strada.
Dal Ponte degli Sbirri si gode la vista più bella: da una parte l’Antico Ospedale degli Infermi dall’altra l’ottocentesco Palazzo Bellini e il celebre Trepponti, simbolo di Comacchio. Dal Porticato dei Cappuccini, che conduce al Santuario di Santa Maria in Aula Regia si accede all'antica Manifattura dei Marinati, perfettamente ristrutturata e tornata in funzione, dove è possibile visitare la “Sala dei fuochi”, con 12 camini per la cottura allo spiedo delle anguille prima della marinatura.
Testimonianza dell’attività marinara è l’Antica Pescheria, un bellissimo edificio del XVII secolo, oggi sede del mercato giornaliero del pescato. Edifici storici di rilievo sono poi l'antica Cattedrale di San Cassiano, la Loggia del Grano e la Torre dell’Orologio.
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Il Delta del Po
60KM IN DIREZIONE NORD-EST
40 min in auto
Il Parco Regionale del Delta del Po dell'Emilia-Romagna è stato istituito nel 1988 con apposita Legge Regionale (L.R. 27/88) e fa parte del sistema delle aree protette dell'Emilia-Romagna.
Il Parco è articolato in sei "Stazioni" che si sviluppano intorno alla porzione meridionale del Delta del Po, la parte nord del quale appartiene alla Regione Veneto, lungo la costa ferrarese e ravennate e nei pressi di Argenta. Nel 1999 la parte nord del territorio è stata inserita nel sito Unesco come Patrimonio dell'Umanità "Ferrara, città del Rinascimento e il suo Delta del Po".
Sino al 2011 il Parco era gestito da un Consorzio composto dalle due Province di Ferrara e Ravenna e dai nove Comuni (Comacchio, Argenta, Ostellato, Goro, Mesola, Codigoro, Ravenna, Alfonsine, Cervia) i cui confini ricadono all'interno del Parco. Dal gennaio 2012, in virtù della Legge regionale n. 24 del 23/12/2011, il Parco è gestito dall'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Delta del Po.
Il Parco ha una esperienza consolidata e di successo nella gestione di progetti internazionali, in particolare nel campo della tutela ambientale e conservazione della biodiversità. La capacità del Parco e la conoscenza scientifica dell'ambiente sono cresciuti nel corso degli anni grazie al contributo delle università e di numerosi studiosi.
Nel corso degli anni il Parco è riuscito ad indirizzare le molteplici attività umane verso una maggiore sostenibilità, ma si preoccupa anche di attenuare i conflitti tra gli attori sociali ed economici. Il Parco opera anche per la tutela della biodiversità, attraverso l'esecuzione di numerosi studi scientifici e indagini per aumentare le conoscenze naturalistiche ed è impegnato ad insegnare il valore della biodiversità alle nuove generazioni.
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